lunedì 6 febbraio 2012

La Notte che bruciammo Chrome

Che la fantascienza sia un genere poco considerato lo si sapeva giá ma il fatto che per la seconda volta mi trovi a recensire un libro fuori catalogo, per di piú in questo caso un classico, é vergognoso. Il libro che ho appena finito di leggere é "La Notte che bruciammo Chrome" di William Gibson. Il libro in questione é un classico della fantascienza moderna e viene considerato una delle pietre migliari dal movimento Cyber in quanto nei primi racconti descrive il futuro prossimo che ci dovrebbe aspettare: un mondo governato da grandi Corporation e con i soldi in mano a pochi. In basso, negli enormi bassifondi delle cittá, gira di tutto in particolare droghe, pezzi legali e non di occhi, braccia e ogni tipo di impianto possibile, informazioni piú o meno compromettenti e cosí via. Ebbene, dopo averlo finito rimango della mia idea che la fantascienza di Gibson non mi piace. Gli scenari possono anche avere un senso ma é il suo stile di scrittura che proprio dá fastidio con un sacco di termini inventati che chissá mai se davvero verranno usati in futuro ma soprattutto, una quantitá inutile di dettagli e sottogliezze che fanno sí che il racconto sembri davvero poco reale (ma questo nella sua accezione piú negativa). In definitiva di questa antologia mi é piaciuto solo un racconto (Stella Rossa, Orbita d'inverno) e uno cosí cosí (Duello) e sono i due piú simili alla fantascienza classica. A completamento della recensione, vorrei sottolineare che chi come me é appassionato di fantascienza e HiTech ha quattro possibili filoni su cui orientarsi: quello della fantascienza classica (Asimov o le grandi saghe con le astronavi tanto per dire, ma non solo), quello della cyber-fantascienza alla Gibson, il genere Steampunk (che non mi piace molto perché lo considero poco fantascientifico anche se ha un indubbio fascino) e quello horror-post-apocalittico. Anche in Gibson in realtá c'é un che di post-apocalittico ma é diverso perché non si assiste a scenari davvero definitivi. A me personalmente piace il primo e l'ultimo filone.

Questi i racconti contenuti nell'antologia
JOHNNY MNEMONICO
LA NOTTE CHE BRUCIAMMO CHROME
IL CONTINUUM DI GERNSBACK
FRAMMENTI DI UNA ROSA OLIGRAFICA
HINTERLAND
NEW ROSE HOTEL
IL MERCATO D'INVERNO
LA RAZZA GIUSTA ( con John Shirley)
STELLA ROSSA, ORBITA D'INVERNO (con Bruce Sterling)
DUELLO (con Michael Swanwick)

L'antologia é esaurita ovunque (sigh), ce n'é una copia a carissimo prezzo QUI, provate magari in qualche negozio di Reminder o libri usati in attesa che sia pubblicata in formato elettronico.

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